Alla grande la terza edizione di Tramonto diVino

Scortichino ( Fe ), settembre 2016. Una bellissima serata ha favorito la celebrazione di un evento enogastronomico unico nel suo genere. Evento che ha visto la partecipazione di centinaia di persone che hanno potuto degustare i migliori prodotti DOP, IGP e tradizionali prodotti in Regione Emilia-Romagna abbinandoli ai grandi vini autoctoni prodotti da Rimini a Piacenza passando per Ferrara.

 

Gli allievi della Scuola Alberghiera IAL di Ferrara hanno elaborato alcuni piatti utilizzato esclusivamente prodotti regionali come le Pere IGP, l’Aceto Balsamico IGP, il Riso del Delta piuttosto che la Zucca Violina….

 

Al banco degustazioni erano presenti: la DOP Parmigiano- Reggiano abbinato alla DOP Aceto Balsamico Tradizionale di RE, un grande Gelato artigianale in cinque gusti abbinati alla DOP Aceto Balsamico Tradizionale di MO, la DOP Culatello di Zibello che ha rappresentato la grande novità di questa edizione che, insieme alla DOP Prosciutto di PR e all’IGP Coppa di PR, hanno caratterizzato uno dei territori regionali più rappresentativi del food regionale. Non potevano mancare le DOP Pancetta, Coppa e Salame Piacentine, l’IGP Mortadella di BO tagliata a coltello che, insieme al Salame Rosa – Presidio Slow Food – hanno deliziato i palati più sensibili ai profumi propri dei Salumi cotti. La DOP Prosciutto di MO e l’IGP Cacciatorino hanno chiuso la batteria della salumeria.

Non poteva mancare il profumo proprio e inconfondibile della DOP Aglio di Voghiera presentato sulle bruschette ed anche come condimento di una pasta.

 

Presente, fin dalla prima edizione, la Pro Loco di Goro che distribuiva le prelibate Vongole e Cozze di Goro offerte dal COPEGO (Consorzio Pescatori di Goro); la DOP Olio Extra Vergine di Brisighella con le sua particolare fragranza ha “aperto” il palato degli ospiti predisponendoli alle degustazioni dei salumi e dei formaggi. Non potevano mancare l’IGP Coppia Ferrarese (ciupeta) e l’IGP Piadina Romagnola in accompagnamento a tutti i salumi.

Lo scopo principale della festa era ed è quello di far capire quanto sia bello e intrigante abbinare correttamente il cibo al vino magari concedendosi anche qualche stravaganza o azzardo sugli abbinamenti. La Cantina, che disponeva di una selezione dei migliori vini ottenuti dai tanti vitigni autoctoni regionali DOCG, DOC, IGT – Lambruschi (Sorbara, Salamino, Castelvetro, Reggiano), Sangiovesi e Albane, Pagadebit e Cagnina, Pignoletti e Trebbiani, Malvasie e Gutturni, Ortrughi e Bonarde…..nelle versioni fermi e frizzanti, superiori e riserve, rifermentati e bollicine (metodo classico e autoclave), è stata letteralmente “assaltata”.

 

Cogliere l’incredulità di molti, che non pensavano che in Emilia-Romagna si producessero vini di grande eccellenza in grado di competere con gli altri grandi vini prodotti in Italia e non solo, è stata una piacevole sorpresa. Tale selezione, frutto del lavoro di tanti sommelier AIS, è potuta approdare anche in un piccolo paese di campagna grazie alla disponibilità di tanti amici viticoltori oltre che dall’AIS stessa e dall’Enoteca regionale.

Non si è trattato di una sagra o di una mostra piuttosto che di una fiera o di un mercato, ma di un vero e proprio percorso enogastronomico alla scoperta di sapori e profumi propri della nostra terra che a stento riconosciamo nella quotidianità ma che i nostri palati sanno apprezzare appena li risvegli perché di questa generosa terra siamo figli e i palati come le radici non mentono.

Per il terzo anno la nostra piccola comunità si è impegnata per la ricostruzione post- sisma devolvendo in tal senso l’intero ricavato. L’avremmo potuto fare attraverso una sottoscrizione o altro; ci ha allettato l’idea di fare cultura ed educazione in allegria, in un settore, quello dell’enogastronomia, che non può essere solo una moda del momento (è sotto gli occhi di tutti lo spadellamento in TV, piuttosto che le discutibili proposte di aperitivi sostitutivi di un pranzo o di una cena tradizionale…), bensì, diventare un impegno alla scoperta e riscoperta di profumi e sapori di una volta. Salvaguardare le tradizioni – in particolare la cucina di casa – significa salvaguardare un’identità che nessuno ci potrà mai togliere perché essa è come un’impronta digitale: unica e inimitabile.

Impossibile citare tutti i Consorzi e i produttori che le loro donazioni hanno permesso tutto questo, come pure citare nominalmente allievi, sommelier, salumieri, personale di servizio, ec…: a loro va il nostro grazie di cuore.

Scortichino 27 settembre 2016

 

Annotazioni a margine

Con l’acquisto di un carnet di biglietti, si aveva diritto alla degustazione di tutti i prodotti e di tutti i vini presenti in degustazione, nonché di partecipare gratis alle altre iniziative presenti all’interno della manifestazione.

( nella foto, ad inizio serata, Valentino Bega illustra il percorso enogastronomico ai presenti )

 

Ho preso parte a questa edizione di Tramonto Divino e devo dire di avere apprezzato lo sforzo messo in campo da questa piccola comunità, che ha visto gli stand stracolmi di gente di ogni età ed appartenenza sociale !

Ho molto apprezzato, su tutti, il culatello di Zibello, le ottime cozze e vongole della sacca di Goro ; alcuni vini regionali tra cui : un ottimo gutturnio ed una ottima bonarda dei colli piacentini, come segnalato nella foto sopra !

Non la solita sagra o fiera, ma un vero percorso enogastronomico dove era possibile degustare i tanti ed eccellenti prodotti enogastronomici della Regione Emilia Romagna !

Un plauso particolare agli organizzatori ed a tutte le maestranze, vista anche la finalità benefica dell’iniziativa, in modo particolare al ” Deus Ex Machina ” che ha fortemente voluto ed organizzato l’evento, l’amico Valentino Bega, al quale vanno i miei complimenti !

Roberto Gatti