I cardiologi: “Troppi cocktail e superalcolici danneggiano il cuore. Aumenta fino a 8 volte il rischio di aritmie cardiache fra i ragazzi”. Mix con nuove droghe triplica rischio morte improvvisa
( Il consumo eccessivo di alcol fra i ragazzi mette a rischio il cuore )
BOLOGNA – Mezzo milione di ragazzi consuma troppo alcol, soprattutto nel fine settimana. Una cattiva abitudine che può provocare problemi cardiaci anche nei teen ager. Ma c’è un altro pericolo: cocktail e superalcolici sono responsabili della maggior parte degli incidenti stradali durante il week-end. A lanciare l’allarme un gruppo di esperti riuniti per il Meeting internazionale su fibrillazione atriale e infarto, appena conclusosi a Bologna. “Si comincia con l’aperitivo dell’happy hour, non ci si fa mancare un poco di vino o birra a cena, poi in discoteca qualche giro di superalcolici e svariati cocktail dai nomi fantasiosi. Alla fine della serata è tanto, troppo l’alcol bevuto da oltre mezzo milione di ragazzi durante il weekend – denunciano i cardiologi riuniti a Bologna – . A farne le spese non sono solo il fegato o il cervello, ma anche il cuore: bastano sei bicchieri di vino, tre di whisky o cinque cocktail alcolici per aumentare fino a otto volte il rischio di aritmie cardiache”.
Secondo i cardiologi molti incidenti del sabato sera sarebbero causati proprio dagli effetti cardiaci del troppo alcol, perché le aritmie possono provocare svenimenti pericolosissimi se ci si trova alla guida. “La probabilità di danni seri cresce esponenzialmente se, come spesso accade, all’alcol si aggiungono sostanze stupefacenti come cocaina, ecstasy o le nuove “pillole” di droghe sintetiche che vanno per la maggiore fra i giovani: in questi casi il pericolo di effetti cardiaci anche letali aumenta di tre volte”.
I pericoli del binge drinking. “L’abitudine a bere molto tutto insieme, il cosiddetto ‘binge drinking’ amato dai giovanissimi durante il weekend, è molto rischiosa per il cuore – spiega Alessandro Capucci, professore di Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università Politecnica delle Marche – . L’ingestione acuta di alcol aumenta la quantità di catecolamine in circolo: queste sostanze fanno da “innesco” alla comparsa di aritmie, la più frequente delle quali è la fibrillazione atriale acuta”. Il 17% di tutte le intossicazioni alcoliche che si registrano nei Pronto Soccorso si registra tra minori, perfino di 11-12 anni vittime di “abbuffate di alcol”.
Bere per sentirsi “accettati”. Bevono per seguire una moda e sentirsi ‘grandi’ e accettati dai coetanei. Secondo la Società italiana di medicina dell’adolescenza, da una parte si beve per “essere accettati dal gruppo” (nel 47,6% dei casi), mentre nel 47,5% dei casi per divertirsi. Il problema per Cappucci sta anche nella “irresponsabilità dei ragazzi e, se per loro fortuna non accade nulla di drammatico in gioventù, da adulti tenderanno a pensare che tutto sommato l’alcol non sia dannoso: saranno perciò portati a CONTINUAREa bere senza porsi troppi limiti. A distanza di trent’anni è infatti probabile che il cuore non sia più quello di una volta e, complici fattori di rischio come un po’ di ipertensione o ipercolesterolemia, la probabilitàdi andare incontro a una fibrillazione atriale dopo una grossa bevuta è molto più elevata che da giovani”.
Le sfide on line. Fra le mode più diffuse che mettono a rischio la salute c’è quella delle sfide fra adolescenti sui social network. La gara a chi ‘beve di più’ ripresa da una telecamera e mandata in rete. soccorso. Si calcola che tra i 18 e i 24 anni il 24% di maschi affronta queste maratone. Una tendenza pericolosa. Anche perché il 13% di tutte le intossicazioni alcoliche dei teenager sotto i 14 anni si risolve con una corsa al pronto soccorso.
Adolescenti a rischio. Il consumo eccessivo di alcol mette a rischio la salute di molti giovanissimi, che sottovalutano i pericoli “di quel bicchiere di troppo”. E’ di questi giorni invece l’allarme è la Società italiana di psicopatologia (Sopsi) sull’aumento di malattie psichiche provocate da abuso di alcol e sostanze stupefacenti tra i ragazzi fra i 10 e i 19 anni. Nelle persone predisposte, aumenterebbe fino a 5 volte la probabilità di sviluppare gravi malattie psichiatriche, che solo in Italia colpiscono circa 2 milioni di persone. Mentre da un’altra analisi sull’abuso di sostanze (alcol, caffè ed energy drink) su 3011 adolescenti e giovani tra 16 e 24 anni: emerge che il 53,6% consuma bevande alcoliche e tra questi, l’89,6% ha avuto comportamenti di binge drinking (ingestione di 5 o più bevande alcoliche in un’unica occasione, almeno una volta a settimana).
I dati. Un problema quello della prevenzione che coinvolge persone di tutte le età. Una questione di salute pubblica, responsabile in Europa del 3,8% dei decessi e del 4,6 % degli anni di vita persi a causa di disabilità (DALYs) riconducibili all’alcol. Secondo i dati presentati nel corso dell’Alcohol Prevention Day, la giornata di sensibilizzazione promossa dall’Istituto Superiore di Sanità , in Italia sono quasi 8 milioni i consumatori a rischio, mentre 720 le persone che hanno una vera e propria dipendenza.
( Fonte Repubblica )