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A Barbaresco il piacere del vino

Nel 1907, Domizio Cavazza, allora direttore della Scuola Enologica di Alba, pubblica il volume “Barbaresco e i suoi vini” dedicato a quello che doveva diventare, assieme al Barolo, il vino simbolo delle Langhe. La presentazione dell’edizione anastatica del libro scritto da colui che unanimemente considerato il “padre” del Barbaresco (nel 1894 aveva acquistato il castello e dato vita alla Cantina Sociale, una delle prime in Italia) uno dei momenti pi interessanti di “Piacere, Barbaresco”, la manifestazione in programma dal 4 al 7 settembre nel territorio di produzione del grande rosso piemontese. Sono previste degustazioni, incontri con i produttori, visite dei grandi cru, camminate fra le vigne e le colline, oltre alla presentazione del calendario 2010 dedicato alle terre del Barbaresco. Il punto centrale dell’iniziativa sar il Banco di assaggio allestito a Treiso, dove si potranno degustare un centinaio di etichette delle ultime due annate (2005 e 2006). Apertura con orario continuato, dalle 10 alle 19 dal 5 al 7 settembre (ingresso 15 euro). Da Treiso si potr partire alla scoperta dell’area di produzione utilizzando il servizio di navette che prevede tappe a Neive, Barbaresco e San Rocco Seno d’Elvio.
Quest’ultima localit oggi una piccola frazione di Alba, estrema propaggine meridionale della zona di produzione. Il nome, assieme a quella della vicina Borgata Pertinace rimanda a Publio Elvio Pertinace, nativo di questi luoghi. La lontana citt romana di Alba Pompeia, l’attuale capitale delle Langhe, pu infatti farsi vanto di aver dato i natali ad un imperatore. Un regno breve, durato soltanto tre mesi, dal gennaio al marzo dell’anno 193, terminato con l’assassinio dell’imperatore albese da parte dei pretoriani. Ma San Rocco altrettanto importante per la storia del Barbaresco perch da qui provengono le prime tre bottiglie, etichettate a mano, con il nome di Barbaresco e risalenti al 1870.
Oltre San Rocco, si sale a sinistra verso Montersino: l’itinerario migliore per scoprire uno dei pi spettacolari fenomeni di erosione delle Langhe, le Rocche dei Sette Fratelli. Attraverso la frazione Canta si raggiunge Treiso con la bella chiesa parrocchiale del 1755 dedicata all’Assunta.
Pi in l, all’estremit settentrionale della zona di produzione, c’ Neive che conserva uno dei centri storici pi belli e signorili delle Langhe. D’obbligo una passeggiata fra le stradine che spesso conservano il selciato ‘a sterna’, costruito utilizzando i ciottoli del torrente Tinella. Qui possedevano una casa di campagna molte famiglie di nobili astigiani, i Cocito, i Cotto, i Borgese, i Solaro, i Belli e diversi altri. All’architetto neivese Giovanni Antonio Borgese si deve la barocca Confraternita di San Michele (XVIII sec.), uno dei suoi capolavori.
Si rientra ora verso il Tanaro e Barbaresco che domina un gran tratto della valle con la medievale torre di avvistamento alta 36 metri. All’altezza del paese il fiume costeggiato da spettacolari calanchi fluviali, le cosiddette ‘rocche di Barbaresco’, che costituiscono un prezioso ambiente naturale, percorso da numerosi sentieri e popolato da animali e rapaci. Sotto la torre si incontra la parrocchiale barocca di S. Giovanni Battista opera di Carlo Maria Castelli. La via principale del paese disposta sul crinale della collina conduce fino alla chiesetta di San Donato, oggi diventata sede dell’Enoteca Regionale del Barbaresco. Enoteche, caff, cantine disposte ai due lati della strada sono un continuo invito a sostare per un assaggio del celebre vino locale.
Informazioni utili
 il calendario della manifestazione viene aggiornato quotidianamente sul sito dell’Enoteca Regionale (www.enotecadelbarbaresco.it); tel. 0173/635251 – enoteca@enotecadelbarbaresco.it
Dove dormire: sosta in tema al nuovo Relais Monforte, un boutique hotel immerso fra le vigne e circondato da un campo da golf a 9 buche. 25 stanze e 11 suite con sauna privata, centro benessere e piscina. Tariffe a partire da 155 .
Relais Monforte, Localit Sant’Anna 110, Monforte d’Alba, www.relaismonforte.it; tel. 0173 787011.


( Fonte La Stampa )

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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