Il vitigno
Il Manzoni Bianco 6.0.13, conosciuto anche come Incrocio Manzoni, è il clone più famoso tra quelli ideati e messi a punto dal prof. Luigi Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano durante una serie di esperimenti condotti negli Anni 30 sul miglioramento genetico della vite mediante incrocio ed ibridazione.
Luigi Manzoni
Il Prof. Luigi Manzoni (1888-1968), originario di Agordo (Belluno), fu il pioniere di una serie di esperimenti genetici realizzati sulla vite nei primi anni del Novecento con l’intento di individuare nuovi vitigni a bacca rossa e a bacca bianca che potessero sostituire ed affiancare quelli allora già coltivati in Veneto.
Laureatosi in Agraria all’Università di Pisa fu assunto dalla Scuola Enologica di Conegliano prima come assistente e poi come titolare della Cattedra di Scienze Naturali e Patologia vegetale, e mise a punto un notevole lavoro di sperimentazione e ricerca agraria sulla traspirazione, i consumi idrici della pianta, l’anatomia della vite ed il miglioramento genetico mediante incrocio.
Nel giugno del 1933 divenne Preside sino al 1958 della Scuola Enologica di Conegliano occupandosi della ripresa delle attività didattiche al termine della Seconda Guerra Mondiale e della costituzione dell’Unione EX
Il suo impegno di ricercatore e sperimentatore, che affiancava alle docenze, è documentato da una settantina di pubblicazioni, tra cui i lavori inerenti all’anatomia della vite accompagnati da incredibili microfotografie e al consumo idrico delle piante in collaborazione con il Prof. Puppo.
Luigi Manzoni fu anche sindaco di Conegliano dal 1946 al 1949 e a lui la cittadina sui colli della provincia di Treviso ha dedicato una via.
Il Manzoni Bianco 6.0.13, vitigno autoctono della provincia di Treviso, nasce dall’incrocio tra Riesling Renano e Pinot Bianco , è oggi coltivato su quasi tutto il territorio nazionale e rientra negli uvaggi di alcuni disciplinari di produzione della Doc Bianco dei Colli di Conegliano, Breganze Bianco e Trentino Bianco, oltre a parecchi vini ad Indicazione geografica tipica in cui viene vinificato in purezza.
Caratteristiche del vitigno
Il Manzoni Bianco 6.0.13 ha notevoli capacità di adattamento a climi e terreni anche molto diversi tra loro, preferendo quelli collinari, non compatti, profondi, freschi e fertili, ma una produzione contenuta.
Presenta un grappolo piccolo, conico o cilindrico, spesso con un’ala e mediamente compatto (il peso varia dagli 80 ai 150 grammi). L’acino è medio piccolo, sferico e di colore giallo verde, la buccia è spessa, piuttosto consistente, mediamente pruinosa e dal sapore aromatico.
Caratteristiche del vino
Il Manzoni Bianco 6.0.13 o Incrocio Manzoni per le sue doti di finezza ed eleganza, discreta gradazione ed acidità viene utilizzato per la produzione di vini di notevole qualità: dalla sua vinificazione si ottiene un vino fine e delicato, ma di buon corpo e splendidamente equilibrato.
( Fonte http://www.manzonibianco.com/ )
P.S. ) La recensione di un Manzoni degustato al link :
https://www.winetaste.it/manzoni-bianco-6-0-13-grande-vitigno/
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