Curiosità

2.700 ANNI FA VENIVA PRODOTTO IL VINO

QUESTA SCOPERTA CI MOSTRA IN CHE MODO

 

Nel sito fenicio di Tell el-Burak, situato a 9 chilometri a sud di Sidone, nell’attuale Libano, gli archeologi hanno portato alla luce i resti di un torchio in cui veniva pestato il vino. Gli esperti pensano che questo insediamento sia stato fondato per rifornirlo di tantissimi prodotti agricoli.

 

Sul lato sud-occidentale e sud-orientale, Tell el-Burak era delimitato da un muro a terrazza di 2.5 metri di spessore. “A sud di una di queste mura abbiamo scoperto un torchio ben conservato“, afferma il dottor Adriano Orsingher, che ha effettuato la scoperta insieme ai suoi colleghi dell’Università di Tubinga e dell’Università americana di Beirut.

Il torchio per vino Tell el-Burak è costituito da una vasca di calpestio rettangolare (grande 3.2 x 3.5 metri), un muro di cinta e fondamenta in lastre di pietra piatte e una vasca semicircolare (grandi 2.5 x 1.95 m). “Quando i Fenici costruirono questo torchio, usarono un intonaco misto a calce e frammenti di ceramica frantumata“, secondo gli archeologi.

I Fenici perfezionarono il processo per la creazione di un intonaco di calce di buona qualità, utilizzando frammenti di ceramica riciclata. Ciò permise loro di costruire edifici migliori e allo stesso tempo più stabili. Perfino i romani utilizzarono questa tecnica per la costruzione delle loro strutture.

A Tell el-Burak “il vino è stato prodotto lì su larga scala per diversi secoli“, sempre secondo i ricercatori. Il vino, infatti, veniva coltivato su larga scala. “Per i Fenici era molto importante: usavano il vino anche nelle cerimonie religiose.” Questo antico popolo, inoltre, commerciava anche il loro prodotto, un fatto dedotto dalla precedente scoperta di un gran numero di anfore.

I fenici hanno svolto un ruolo importante nella diffusione del vino nell’area mediterranea e la loro tradizione di consumo di vino è stata trasmessa all’Europa e al Nord Africa“. Finora ci sono state poche prove della produzione di vino in Fenicia e “questa nuova scoperta fornisce molti indizi su come i pionieri del vino abbiano prodotto la bevanda“.

Roberto Gatti

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali: » Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente ); >>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino >>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest >>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge ed ai maggiori concorsi italiani.

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