E’ di poche settimane fa, l’inaugurazione della nuova cantina per Masseto, azienda toscana ai vertici dell’enologia italiana e mondiale, la notizia qui
Una primavera da incorniciare per questa icona del vino italiano nel mondo, per la seconda volta consecutiva la prestigiosa rivista The Wine Advocate di Robert Parker, il guru del vino nel mondo, capace di segnare il destino di ogni azienda vitivinicola, ha assegnato al vino toscano Masseto annata 2016, di proprietà della famiglia Frescobaldi, la valutazione di 100/100.
Un riconoscimento che segue i 100/100 della precedente strepitosa annata 2015, punteggi inarrivabili che sono arrivati grazie alla corrispondente della rivista americana Monica Larner che ha premiato per il secondo anno di fila, una icona dell’enologia italiana come il Masseto.
La cantina è stata progettata dallo studio Zito e Mori, Maurizio Zito è originario dell’Irpinia, Hikaru Mori di origini giapponesi. Questa la dichiarazione dei progettisti : “E’ un’occasione importante per dare a questo grande vino la giusta dimensione, una dimora nel pieno rispetto dell’ambiente facendo in modo che dall’esterno venisse rispettato e salvaguardato il paesaggio con un intervento riconoscibile nel vino Masseto per fare riconoscere il luogo di produzione dove andrà ad evolversi e affinarsi”.
Le quotazioni oggi si aggirano intorno agli 800 euro per ogni nuova annata, e questa cantina oggi punta su un team giovane, dal momento che l’enologa è Eleonora Marconi di 32 anni, mentre la direzione è affidata ad Alex Heinz.
Nel 2012 durante un’asta a New York, battuta dalla Sotheby’s, una bottiglia formato Nabuchodonosor da 15 litri dell’annata 2007 venne aggiudicata alla cifra di 50.000 dollari. La distribuzione nel mondo è affidata ad un gruppo di 15 prestigiosi necociant francesi, mentre solo in Italia, Usa e Canada avviene in maniera diretta.
Questa la recensione di Monica Larner per Masseto 2016
Masseto has pulled off back-to-back home runs. This is the first time that an Italian wine has earned 100 points in successive vintages. The 2016 Masseto is a thunderstorm of emotions, but it manages to keep them under perfect control.
Like the 2015 Masseto before it, this vintage is a seamless wine of the highest pedigree. It represents an encore performance, continuing the string of successes that is bringing Italy to the forefront of the wine world. The first thing you’ll notice is the thickness and concentration of the fruit that makes an immediate impact on all the senses, in terms of appearance, aroma and mouthfeel.
There is no overstating the sheer power and richness of this iconic vintage of Italy’s groundbreaking Merlot. Despite that considerable mass, this Masseto remains delicate and graceful. You gain better perspective as the wine opens in the glass and reveals deeper layers that were not immediately apparent on first nose: dark fruit, spice, sweet tobacco and black cherry.
There is great tightness and laser focus to the fruit. I tasted the 2016 and 2015 vintages together for comparison when I scored this wine, and then I tasted this 2016 edition alone about a month later to confirm my impressions. These vintages are identical twins, two perfect wines.