Home Comunicati Stampa 10 cose che forse non sai del Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore Docg

10 cose che forse non sai del Conegliano Valdobbiadene prosecco superiore Docg

La serie dedicata a quei fattori, a volte poco noti, che rendono Superiore il nostro spumante, si arricchisce di due nuovi video:

4. Il giusto microclima
5. In armonia con l’ambiente

che vanno ad aggiungersi alle pillole dedicate a viticoltura eroica, piramide qualitativa e conformazione delle colline.

 

 

DEGUSTAZIONE BASI SPUMANTI 2018

Il metodo di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore prevede una prima fermentazione alcolica in vasche d’acciaio, dopo la quale il vino, carico dei profumi dati dall’uva Glera, inizia a maturare. Le basse temperature dei mesi invernali ne favoriscono l’illimpidimento, con la precipitazione dei depositi. Si ottiene così il cosiddetto “vino-base”, il punto di partenza per la spumantizzazione.

 

Da 4 anni, a gennaio, un numero sempre crescente di enotecnici ed enologi delle cantine del territorio, si ritrovano per una serata organizzata da Assoenologi (Associazione italiana enologi e enotecnici), in collaborazione con il Consorzio di Tutela e la Confraternita di Valdobbiadene, per degustare le basi spumante di alcuni campioni anonimi dell’ultima vendemmia, provenienti dalle varie microzone della Denominazione, da Conegliano a Valdobbiadene.

Ogni campione viene valutato mediante la compilazione di una scheda sensoriale (specifica per il vitigno Glera), e sulla base dei risultati ottenuti è possibile sia avere una visione delle diversità tra le zone e caratteristiche generali di questa specifica annata, sia, con il passare degli anni, confrontare i vari risultati per una comparazione delle diverse vendemmie.

Riportiamo quindi, per addetti ai lavori, sommelier, giornalisti di vino, ristoratori, enotecari e consumatori particolarmente attenti, i risultati di quanto emerso, che tracciano il profilo dei vini che troveremo in bottiglia dalla primavera di quest’anno.

 

 

 

La stagione 2018 è stata caratterizzata da una primavera equilibrata, che ha portato la vite ad una bella e profumata fioritura, leggermente anticipata.
L’inizio estate è stato altalenante, con l’alternarsi di periodi freddi e piovosi a periodi di buon calore, questo ha favorito una perfetta allegagione, un buon sviluppo dei grappoli è una vegetazione rigogliosa.

La seconda parte dell’estate è stata invece caratterizzata da temperature elevate e assenza di precipitazioni, in questo periodo le piante hanno manifestato dei leggeri sintomi di sofferenza da calore, ma non di carenza idrica, fortunatamente il terreno aveva accumulato in precedenza una buona riserva d’acqua.
Tali condizioni hanno permesso un regolare andamento maturativo.

Le piogge e l’abbassamento delle temperature degli ultimi dieci giorni precedenti la vendemmia si sono dimostrati fondamentali per il mantenimento dell’equilibrio acido e per la preservazione del patrimonio aromatico.
Così si può riassumere l’andamento generale della stagione 2018, però con sensibili differenze tra l’area sud e l’area nord della denominazione.

L’area sud, non potendo beneficiare della vicinanza della montagna, è caratterizzata da una minore escursione termica diurna notturna, con una conseguente diversa elaborazione del patrimonio aromatico e acido. L’area sud è stata inoltre interessata da una piovosità leggermente inferiore.

Queste differenze territoriali sono state chiaramente evidenziate anche dalla degustazione dei vini base vendemmia 2018.
Il diagramma ottenuto dalla degustazione ha dimostrato che l’area nord ha sviluppato una maggiore espressione floreale, soprattutto di fiori bianchi e rosa, mentre nell’area sud è emersa una maggiore presenza di fruttato esotico e sfumature vegetali.

In tutti i campioni è stato riscontrato un buon equilibrio acido, con una maggiore sapidità nell’area nord.
L’equilibrio è risultato complessivamente buono in tutti i campioni degustati, è stata evidenziata una maggiore eleganza gusto-olfattiva nel campione proveniente dall’area Cartizze.

 

 

UNA COLLABORAZIONE CON VISIT RAUSCEDO PER MOLTIPLICARE VITI CENTENARIE

Il Consorzio di Tutela e l’azienda vivaistica VITIS Rauscedo lavoreranno insieme con l’obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio viticolo del distretto del Conegliano Valdobbiadene che si pone al servizio di una viticoltura d’eccellenza, promuovendo il progetto di moltiplicazione delle viti centenarie avviato alcuni anni fa.

 

A riguardo, il Consorzio ha già individuato 26 genotipi derivanti da 200 viti centenarie presenti sul territorio della Denominazione (in particolare provenienti dalle località di: Rua di Feletto, Refrontolo, Solighetto, Col San Martino, Guia, Santo Stefano, Cartizze, San Pietro di Barbozza, Saccol e Valdobbiadene) con l’obiettivo di ottenere una selezione di 10 cloni, con caratteristiche rappresentative della varietà Glera, al fine di mantenere e consolidare nel tempo le peculiarità dello spumante Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.